Venezia, 17 febb. 2017 – Il Gruppo consiliare del Partito Democratico ha tenuto oggi, presso la sede regionale del PD a Padova, una conferenza stampa dal titolo ‘Dall’Azienda Zero a zero assunzioni, zero autorizzazioni, zero ospedali di comunità, zero medicine di gruppo’, per denunciare, come afferma il capogruppo in Consiglio regionale, Stefano Fracasso “la paralisi del Sociale in tutto il territorio regionale dopo la riforma, voluta da Zaia, del sistema sanitario regionale correlato alla ridefinizione dell’assetto organizzativo delle Aziende Ulss. Per quattro mesi abbiamo fatto opposizione in aula consiliare, paventando questo grave rischio che ora purtroppo si è materializzato a danno dei cittadini. Durante questo tempo, abbiamo raccolto il grido di allarme di un territorio che si sente tradito dai tanti proclami del Governatore.
La situazione è questa: nessun nuovo posto letto, nessun rinnovo contrattuale per gli operatori del settore, non sono stati attivati i servizi indispensabili per garantire l’assistenza nelle Case di Riposo e in altre strutture territoriali. Denunciamo quindi questa inaccettabile paralisi dei servizi socio- sanitari di prossimità. I reparti attivi nel territorio, che prima garantivano ai cittadini risposte adeguate ai loro bisogni assistenziali, come la medicina di famiglia, le cure palliative, i servizi per l’infanzia e l’adolescenza, le neuro- psichiatrie, le dipendenze, ora gravitano interamente sulle spalle delle famiglie venete. Siamo di fronte ad un problema di organizzazione, in termini di strutture e di risorse umane, laddove in molti reparti mancano persino i Primari. Ma evidentemente, il solo intento perseguito dalla Regione è quello di tagliare risorse senza investire nel territorio. Il nuovo Piano Socio Sanitario regionale aveva spostato il baricentro della Sanità veneta dagli ospedali al territorio (distretti), ma questa seconda parte della riforma è stata completamente disattesa dato che i servizi territoriali sono stati depauperati di risorse e mezzi”.
Il consigliere Claudio Sinigaglia rilancia la critica alla Regione affermando come “nel 2013, Zaia aveva promesso che non ci sarebbe stato alcun taglio sostanziale di posti letto, dato che ad una riduzione dei posti presso gli ospedali avrebbe corrisposto, nelle stesse proporzioni, un incremento dei posti letto presso gli ospedali di comunità, ma ciò non è in realtà mai avvenuto e i veneti sono stati ancora una volta presi in giro. In tutto il territorio regionale, provincia per provincia, almeno per tutto il 2017, le strutture territoriali rimarranno bloccate senza poter dare risposta ai bisogni assistenziali delle famiglie. L’Assessore alla Sanità Coletto dovrebbe investire i risparmi sbandierati proprio sugli ospedali di comunità, rilanciando quel modello di integrazione socio- sanitaria che è sempre stato un fiore all’occhiello per la nostra Regione”.
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